La mia raccolta di poesie
Ho deciso di raccogliere le mie poesie in una sorta di canzoniere innanzitutto per motivi di riorganizzazione generale del mio Blog. Sono poesie che scrissi dall’età di 16 anno fino a 18 quasi ininterrottamente. Si tratta di una produzione massiccia quanto piuttosto adolescenziale. Ho preferito tuttavia non stravolgere, se non in qualche caso, il testo delle poesie. Si tratta innanzitutto per me di ricordi cari. Per motivi di praticità nella lettura ho preferito dividere le poesie in periodi. Si tratta di sei fascicoli. Il titolo che ho voluto dare è “il tempo ritrovato”. L’idea è che abbia sprecato un po’ la mia adolescenza in tutti questi ghirigori. Riappropriarmi di queste poesie ha perciò per me il significato di ritrovare quel tempo. Ho così la possibilità di farlo mio. Quella di recuperarlo ancorché non sia possibile né ripercorrerlo né modificarlo.
Rime e congiuntivi
Il primo fascicolo si chiama “Rime e congiuntivi”. Il titolo dipende dal fatto che in quel periodo provavo ancora ad esercitarmi con la metrica e molte poesie sono perciò in rima. Il congiuntivo è invece per eccellenza il tempo verbale difficile, il grande assente nella conversazione quotidiana. E’ stato perciò scelto per rappresentare una mia tendenza alla cripticità. Non volevo allora parlare in maniera troppo evidente dei miei disagi. Disagi per lo più legati alle tipiche difficoltà adolescenziali. Al primo fascicolo di poesie potrete ad ogni modo accedere cliccando il bottone di sotto.
Corpo libero
Questo titolo l’ho invece scelto molto in contrapposizione al primo. Era già passato un annetto. Io avevo dei periodi in cui staccavo con la scrittura per poi d’improvviso riprendere ispirato dagli eventi. Nel ricominciare m’ero fatto molto più incoraggiare dalle assonanze e più in generale dalla musicalità che mi restituiva la poesia nel rileggerla che non dalle rime. La metrica è molto più in regolare e le rime meno forzate. Nel frattempo però prendeva forma la mia vita di adolescente. I miei amori mancati, le amicizie cominciavano a lasciare traccia su di me. Sullo sfondo sempre un eterno senso di inadeguatezza e solitudine.
Dall’amore
Dall’amoreQuesta è la parte terza che ho deciso di intitolare “Dall’amore”. Il titolo viene dal fatto che le poesie sono quasi tutte dedicate ad una amica. Si tratta di una mia compagna di classe con cui iniziai una lunga corrispondenza durata 8 mesi. Le scrivevo su un diario segreto (così mi illudevo) e lei mi rispondeva. Poi dopo 8 mesi riuscì a starci. La storia però duro veramente poco, neanche un mese. La preposizione indica un moto verso cui si proviene. L’amore era stata la casa delle mie fantasie e continuava ad esserlo sotto forma di un desiderio non corrisposto. Le poesie cominciano ad avere forme secondo me più articolate e una musa ispiratrice. Qualcuna la rileggo ancora oggi volentieri, molto poche, ma succede.
All’amore
All’amore
Il titolo prende spunto da una meravigliosa quanto nota canzone di De André, “Dolce nere”, che recita: “Dall’amore all’amore come solo argomento, il tumulto del cielo ha sbagliato momento”. Mi pare stessero proprio così le cose allora. Il tumulto del cuore sbagliava sempre momento. Mi ritrovavo innamorato quando non ero corrisposto ed ero corrisposto quando non ero più innamorato.
Della rabbia e della colpa
Della rabbiaLe poesie ripercorrono la mia storia con il mio primo grande amore. Una storia cominciata sul serio quando avrebbe dovuto finire. Su questo frainteso si giocheranno le dinamiche profondamente distorte della nostra relazione. Relazione quest’ultima fatta per lo più di salite e discese, rotture e ricongiungimenti. Ci siamo avvitati si noi stessi come palline dentro un imbuto. Ad ogni giro si andava sempre più in basso, ogni giro era sempre più corto e veloce. La fine tuttavia infondo la conoscevamo tutti. Tutte le tensioni che andavo accumulando come ogni anno esplodevano durante le feste di Natale. Quell’anno fu però l’ultimo. L’ultima grande fase depressiva esplicita quanto meno.
Ricomporsi
Le sono state in grande misura ricavate dai post che scrissi durante il periodo dei live space di Windows. Come ho già spiegato qui tenni per anni uno spazio di riflessioni mio che dette poi origine a questo Blog. Avevo abbandonato da anni la poesia e mio ero dato alla saggistica. Mi ero laureato in Filosofia, addottorato. Avevo avviato e concluso la mia secondo storia d’amore. Di tutto questo non c’è quasi traccia nelle mie poesie.
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